La solitudine
"La solitudine come verifica del proprio valore."
-Francesco Burdin
La solitudine al giorno d'oggi è così comune che la si potrebbe osservare anche in un passante casuale, mentre per un breve lasso di tempo i vostri occhi si incrociano e le vostre anime si squadrano, solo per pochi secondi.
Non conoscerai la sua storia, non saprai cosa ha passato e cosa ancora la vita ha in serbo per lui ma in un angolo remoto della tua mente lo sai già, che la solitudine sarà costante dentro di lui come per te, in quelle buie notti di inverno dove si necessita solamente di un respiro profondo per ricominciare.
Io non ho idea di cosa sia realmente la solitudine, sono certa di averla sentita scorrermi sulla pelle come fossero brividi ma non ho mai ammesso, a me stessa oppure agli altri, di sentirmi sola.
La solitudine però ho la certezza sia proprio questo: sentirsi soli e in un contorto modo anche ostracizzati da tutto e tutti.
E non perché si è soli, ma per il complesso ragionamento che ci spinge a credere che nessuno possa comprenderci, al punto tale da portarci al totale isolamento. Quello puro e sincero che un po' ci frega, quello che porta noi stessi ad essere completamente soli, facendo in modo che diventi una scelta e non una realtà oggettiva.
La solitudine è qualcosa di tangibile e questo è ciò che più di tutto mi ha sempre spaventata. in generale per me tutte le emozioni sono concrete nonostante siamo sempre stati educati a considerarle astratte, ma trovo che i sentimenti come la tristezza, la malinconia, la nostalgia e la solitudine. siano talmente reali da poter sentire il loro respiro addirittura sul nostro collo.
Sono come una piccola ma opprimente presenza che costantemente ci ricorda di essere lì, come se aspettassero di vederci crollare ma al tempo stesso ci donassero la loro compagnia in momenti di sconfinato vuoto.
La verità è che quando siamo felici non ci facciamo abbastanza caso mentre quando ci sentiamo soli sembra che improvvisamente il mondo sia un po' troppo deserto di persone che sappiano comprenderci e al tempo stesso troppo pieno di anime dannatamente destinate all'insensibilità verso gli altri.
Tutti nel nostro piccolo però facciamo parte di questi ultimi individui perché la realtà è che chi si sente solo non lo dice, non apertamente almeno. Chi prova solitudine non te lo dirà mai che sta soffrendo per questo e che tu non lo stai aiutando a superare quel momento. Quindi tutti nel nostro piccolo ma grande quotidiano siamo ignari del fatto che una persona a noi cara oppure un conoscente, si senta maledettamente solo senza che nessuno si interessi totalmente a lui.
Chi si sente solo semplicemente aspetta che questa sensazione passi, anche se dentro di sé spera che qualcuno possa farla scivolare dal suo corpo come limpida acqua , con parole di conforto oppure semplicemente ascoltandolo.
Ed io la solitudine l'ho vista negli occhi della gente. l'ho ascoltata uscire dalle labbra di persone che amo, attraverso flebili parole. L'ho fatta sparire dalla mente di chi aveva bisogno del mio aiuto tramite l'ascolto e il mio conforto.
La solitudine l'ho vissuta, mi ci sono immersa come fosse una piscina di negatività e orribili riflessioni, fino a diventare io stessa solitudine.
Lei è come un' anziana signora, che ammira il mondo fuori dalla finestra del suo antico salone, da una di quelle poltrone antiquate ma smisuratamente comode. Se ne sta tutto il giorno con lo sguardo rivolto all'esterno mentre punta delle persone con l'obbiettivo di colpirle talmente forte da farle risvegliare, come se si fossero addormentate in uno stato di incoscienza e avessero bisogno di rinvenire.
Lei porta tristezza e angoscia, non per far realmente soffrire qualcuno ma solo ed esclusivamente per concedergli di darsi del tempo. per riprendersi, ritrovarsi, respirare.
La solitudine è una lacrima sfuggita dagli occhi, un sospiro di chi aspetta ancora qualcuno o qualcosa senza nemmeno saperlo, lei è il vuoto che ci abbraccia e avvolge in gelide giornate di inverno, quando il buio viene a trovarci presto.
Quindi forse nessuno può con certezza saperlo che cos'è la solitudine ma esiste e il miglior modo per batterla non è ignorarla ma affrontarla, perché tanto lo sappiamo che quello spazio che si è creata accanto a noi, non lo abbandonerà mai di sua spontanea volontà.
Basta solo rendersi conto che lei non vuole distruggerci sotto la sua immensità ma farci rinascere dopo una violenta caduta. Vuole farci rendere conto che non siamo realmente soli ma ci sentiamo così a causa di scelte sbagliate o lasciate in sospeso.
Lei per questo motivo ci dà l'occasione di isolarci quanto basta per comprenderci, infondo chi meglio di noi stessi può capirci quando pensiamo che nessuno ci riesca? In questi momenti vi consiglio vivamente di inspirare ed espirare a fondo per tutto il tempo che vi serve, asciugare quella lacrima amara e tornare a sorridere.
Non importa quanto tempo ci vorrà perché poi, vi assicuro, vi renderete conto che le persone al vostro fianco non se ne sono mai andate, sono sempre lì pronte ad ascoltarvi se ne avrete bisogno e non vi lasceranno mai.
Di certo la solitudine ogni tanto tornerà a farvi visita, ma imparerete ad accoglierla e darle il benvenuto. La farete accomodare nella vostra mente per poi salutarla quando arriverà il suo momento di ripartire.
Ricordate che la solitudine non vi demolisce ma vi rende più forti,consapevoli di quanto valete e quanto vi meritate di essere felici.
Infondo nessuno sarà mai solo sotto questa pioggia di parole, anche lei ne ha la consapevolezza.
-Betta